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Nei sotterranei di un'abbazia, furono scoperti per caso da un giovane noviziato dei manoscritti, tra cui Claude-Prosper Jolyot de Crébillon: L'écumoire; Denis Diderot: I gioielli indiscreti; Marchese de Sade: La filosofia nel boudoir, Le 120 giornate di Sodoma; Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos: Le relazioni pericolose. Non c'era dubbio: si trattava di quella letteratura libertina di cui gli aveva parlato con toni di scandalo il suo padre spirituale in convento. Ma come mai tutti quei testi si trovavano lì? E c'era qualcuno dei monaci del convento che ne era al corrente e magari scendeva di nascosto a leggerli?